08/01/13

PER NON DIMENTICARE ...BEPPE ALFANO


Vent’anni fa l’omicidio di Beppe Alfano
Indagò su Santapaola e trattativa Stato-Mafia
Dopo quattro processi non è ancora chiara la verità sull’assassinio del giornalista Beppe Alfano. Corrispondente da Barcellona Pozzo di Gotto per La Sicilia, aveva scoperto anche alcune frodi nei confronti dell’Unione europea. Ma le dichiarazioni del pentito Maurizio Avola (lo stesso che ha testimoniato nel processo Fava) spostano i sospetti sulla trattativa Stato-mafia e sul ruolo di Nitto Santapaola
Una sera di gennaio di vent’anni fa, una macchina lasciata a folle sotto casa, la vita di un padre, marito, giornalista spezzata da una pistola calibro 22. Sono passati vent’anni dall’8 gennaio del 1993, quando Beppe Alfano, corrispondente de La Sicilia, veniva ucciso dalla mafia a Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese. Professore di Tecnica, faceva il giornalista in quella provincia detta babba, perché fuori dalle grandi dinamiche mafiose che hanno insanguinato la Sicilia negli ultimi trent’anni del ’900. E invece Cosa Nostra era viva e ben nascosta all’ombra dei monti Peloritani.
Nella zona era molto attiva la loggia massonica Corda frates utilizzata come circolo per giocare a carte da alcuni esponenti della società bene della provincia. Ma non era solo quell’associazione ad attirare l’attenzione di inquirenti e non, c’erano anche gli strani passaggi di personaggi illustri. Come scoperto qualche anno dopo l’omicidio, a ridosso dell’uccisione di Beppe Alfano uno degli ospiti di Barcellona è stato Nitto Santapaola sotto lo pseudonimo emerso dalle intercettazioni dell’epoca di zio Filippo. Il boss catanese fu arrestato a Mazzarrone cinque mesi dopo e, secondo le dichiarazioni del pentito Maurizio Avola, fu proprio la famiglia catanese a dare l’approvazione all’esecuzione del giornalista.
Ci sono voluti quattro processi per condannare Pippo Gullotti, boss di Barcellona, a 30 anni di carcere. Minore – 21 anni – la pena per il killer Nino Merlino. Ma le dichiarazioni di Avola – che ha testimoniato per l’omicidio di un altro giornalista ammazzato dalla mafia, Pippo Fava – hanno illuminato di una luce diversa l’esecuzione del giornalista messinese che non avrebbe indagato solo su Cosa Nostra, ma anche sulla misteriosa questione della trattativa Stato-mafia. Sarebbe stato Santapaola uno degli interlocutori e una parte del dialogo si sarebbe svolta proprio nella provincia babba, in quella loggia che potrebbe essere stata qualcosa di più che un circolo per appassionati del gioco delle carte. L’omicidio di Beppe Alfano, dunque, s’incastra in un disegno più ampio di Cosa Nostra. A dare fastidio non erano state solo le inchieste sulle frodi all’Unione europea sulle sovvenzioni agroalimentari o quelle sui bilanci dell’Associazione di assistenza ai disabili.  (dal sito "ctzen.it)


01/01/13

ACCADDE OGGI...

Anno 1720 - Il primo di gennaro. - Dopo una gagliarda pioggia cadde la notte antecedente il ponte di Corleone, sopra la Madonna dell'Oreto (dal Diario di Mongitore).

PROVERBIO SICILIANO

CAPU DANNU PENSACI C'HA FARI SI L'ANNATA BONA VO' PASSARI.

AUGURI DI BUON ANNO

VERGOGNOSO

SE LA NOTIZIA E' VERA...C'E' SOLO DA PIANGERE.
L'ASSESSORE REGIONALE ALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DELLA SICILIA NELLI SCILABRA, ALLA NOTIZIA DELLA MORTE DI RITA LEVI MONTALCINI, HA DICHIARATO..."PECCATO...SENZA DI LEI FORUM NON SARA' PIU' COME PRIMA".